Magenta, da quasi due anni senza carta di identità: La Nuova Italia segue il caso incredibile di un cittadino egiziano (VIDEO)

Le generalità sul passaporto egiziano e sui documenti italiani sono diverse e per una famiglia egiziana comincia l’odissea. Perché i problemi di Mahmoud Seham Samir Abdelaziz, a distanza di quasi due anni, non sono ancora risolti. L’altro giorno si è rivolto al movimento La Nuova Italia per portare all’attenzione dell’opinione pubblica il suo caso ed è stato intervistato dal candidato Sindaco Munib Ashfaq. La richiesta di Mahmoud è stata presentata il 28 agosto 2020 quando l’uomo, nato in Egitto, ha inoltrato richiesta di iscrizione anagrafica presso il comune di Magenta per lui e per tutta la sua famiglia, compresi i 5 figli che sono nati tutti a Magenta. Per un breve periodo l’uomo, di professione camionista, ha vissuto a Motta Visconti.

Ed è quando ha presentato richiesta di iscrizione anagrafica a Magenta, avendo trovato un’altra abitazione, che sono cominciati i problemi. Perché le generalità sul passaporto egiziano differiscono dalle generalità presenti sui documenti italiani. Sulla carta di identità rilasciata dal comune di Motta Visconti il cognome risulta essere Mahmoud e il nome Tharwat Mahmoud Abd El Aziz. Insomma un gran pasticcio che si pensava di poter risolvere al più presto grazie alla dichiarazione consolare rilasciata dal Consolato della Repubblica Araba di Egitto a Milano che attesta che le esatte generalità del cittadino, come da passaporto egiziano, sono Mahmoud (cognome) e Seham Samir Abdelaziz (nome). Dichiarazione rilasciata il 6 ottobre 2020. Quindi non molto tempo dopo la sua richiesta di iscrizione all’Anagrafe del comune di Magenta. Ma la carta di identità a Magenta con le generalità corrette l’uomo non è riuscito ad ottenerla e i problemi, ad oggi, non sono affatto risolti.

“Pensiamo che, in questo caso, il Comune di Magenta abbia davvero esagerato – ha commentato Munib Ashfaq – possiamo capire un ritardo di qualche mese, ma i tempi per questo cittadino si sono allungati di moltissimo e non dobbiamo prendere come scusa quella del covid. Noi, come La Nuova Italia, ci occuperemo da subito del signor Mahmoud senza perdere tempo. La sua vita è stata stravolta e così quella dei suoi bambini, tra l’altro tutti nati in Italia”.

Redazione Magenta

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