Razzano ci accusa: “Volete islamizzare Magenta”. La Nuova Italia Risponde: “Caro ex Vince Sindaco, apra la mente e lasci stare le crociate…”

Siamo avviliti e anche arrabbiati per le dichiarazioni rilasciate dal responsabile degli enti locali del PD Metropolitano e già vice sindaco di Magenta Paolo Razzano al settimanale Libera Stampa l’Altomilanese. In poche righe offende pesantemente un movimento che ce la sta mettendo tutta per entrare nella politica cittadina, nonostante le mille difficoltà. Analizziamo punto per punto quello che dice Razzano. “Dicono di voler rappresentare le minoranze ed è giusto. Ma le minoranze non dovrebbero isolarsi tra loro, bensì ‘contaminare’ le altre formazioni in campo”. Bè caro ex Vice Sindaco, è proprio quello che stiamo facendo. Non ci stiamo isolando, ma vogliamo entrare a far parte della città di Magenta a pieno titolo. “Magenta deve essere la città dei diritti, però non lo si ottiene con le guerre o con le crociate. Tutti devono avere un luogo per pregare, non si può certo islamizzare la città”.

Questa è una affermazione gravissima e, per quanto cerchiamo di entrare nella sua testa, caro Razzano, ci riesce davvero difficile trovare una spiegazione del perché abbia detto che il nostro movimento abbia come obiettivo quello di islamizzare Magenta. Da parte nostra il dialogo c’è e ci sarà sempre con tutti. È lei che ha delle idee preconcette in testa e non vuole andare al di là delle sue opinioni personali. È lei che rifiuta il dialogo. Ci spieghi in quale modo il nostro movimento intende islamizzare la città. Ci spieghi quali guerre o quali crociate sono in atto. Legga i comunicati che appaiono sul nostro sito o sulla nostra pagina facebook, se ne ha tempo e voglia. Parliamo di sicurezza negli asili, di cose che non vanno in città, di tutto questo parliamo. Certo parliamo anche di diritti delle minoranze perché non ne parla nessuno, tanto meno lei. E ancora leggiamo: “E quando convochi 50 conferenze stampa per dire ‘Vogliamo la moschea’ e ‘Vogliamo il cimitero islamico’, beh, l’impressione è che si stia strumentalizzando il tema”. Ok caro ex Vice Sindaco. Ci dica dove sono le 50 conferenze stampa del movimento La Nuova Italia. Con noi c’è gente che non è certo musulmana ed è rimasta senza parole di fronte a queste affermazioni. Non ha ancora letto il nostro programma, quindi nemmeno conosce quali sono i punti che abbiamo in mente ed esce fuori dicendo che abbiamo convocato 50 conferenze stampa sul tema moschea e cimitero. Vero, esiste un’associazione che si chiama Moschea Abu Bakar che ha questi obiettivi.

Ma, torniamo a ripetere per la milionesima volta, che La Nuova Italia è un movimento aperto a tutti e nulla ha a che fare con l’associazione. Ma se proprio vogliamo dirla tutta. Perché in 5 anni di vostro governo della città di Magenta non avete soddisfatto le richieste della comunità evangelica? Cosa farà Salvaggio se diventerà Sindaco e cosa farà il PD per l’area F, verrà messa a bando per le comunità religiose o si cercherà un escamotage dando un colpo alla botte e uno al cerchio in modo da evitare problemi, come è tipico del PD? Dice sempre, caro ex Vice Sindaco, che mischiamo religione e politica. Ma allora come mai il vostro candidato è partito dalle (secondo noi) nobili parole di avere cominciato a far politica proprio partendo dall’oratorio? Lo ha detto durante la conferenza stampa di presentazione e noi non ci siamo certo scandalizzati. Anzi, siamo compiaciuti di questo. Noi non ci nascondiamo. Abbiamo cominciato a far politica partendo dalla negazione di un diritto. Ci trova qualcosa di male? Ma, soprattutto, caro ex Vice Sindaco. Vorremmo sapere perché continua a sostenere queste cattiverie su di noi. Forse è arrabbiato perché il PD ha perso un buon numero di voti che sarebbero potuti confluire sui vostri candidati come è accaduto in passato? Sappia, caro Razzano, che il dialogo per noi è aperto a tutti. Anche agli ottusi come lei e con la mente fissa sulle proprie convinzioni. Apra la sua mente e scoprirà un mondo nuovo. È solo un consiglio, ci mancherebbe…

La Nuova Italia

Munib Ashfaq

Redazione Magenta

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