La Nuova Italia desidera fare alcune puntualizzazioni in merito ad una questione che, sui social, ha scatenato non poche polemiche. Domenica scorsa siamo entrati nell’area degradata di Pontenuovo che un tempo era il teatro della frazione. Definire quel luogo degradato, è dire poco. In realtà si tratta di un rudere completamente abbandonato. Noi ci siamo entrati soltanto quel tanto che bastava per documentarlo con un video e delle immagini. Cosa abbiamo fatto di male? Vero, abbiamo fatto una cosa da non fare perché ci siamo messi in pericolo. Non avevamo scarpe anti infortunistiche, non avevamo dispositivi di protezione. Infatti nel video abbiamo invitato chiunque a non entrare mai e per nessun motivo.
Eppure c’è chi ci ha accusati di chissà quale reato senza tenere conto di una cosa importante. Per entrare non abbiamo certo scavalcato. Siamo passati da una enorme apertura lungo la pubblica via. Un’apertura visibile da tutti. Cosa accadrebbe se ad entrare fossero dei bambini? Possibile che nessuno se lo sia mai chiesto? Siamo stati tutti ragazzini e spesso ci siamo messi nei guai perché incuriositi da qualcosa. L’ex teatro è veramente pericoloso. Si rischia di inciampare ad ogni passo. Si rischia di vedersi cadere qualcosa in testa. L’assessore Gelli parla di molteplici incontri con la proprietà. Ma, caro assessore. Ci rendiamo conto che quel rudere pericoloso è in quelle condizioni da anni e anni? Se le negoziazioni con la proprietà richiedono tempo nulla vieta che, nel frattempo, si possa sistemare la ringhiera e impedire l’ingresso a chiunque. Magari mettendo dei bei cartelli lungo la staccionata.
Questo lo si poteva fare senza permesso della proprietà, o sollecitandola ad intervenire per mettere in sicurezza quanto meno il perimetro esterno. Eppure non lo si è mai fatto. E così i sapientoni da facebook se la prendono con noi del movimento che abbiamo deciso di entrare a documentare un obbrobrio che fa male ad una intera città e alla frazione di Pontenuovo. Pensate, piuttosto, a fare qualcosa di utile invece di fare i fenomeni…